Spesso si prova una canna e se ne vorrebbero conoscere le misure, finché si tratta di taper di costruttori famosi è facile reperirle nel web, in caso contrario bisogna sperare che il rodmaker sia disposto a svelarcele.
In questa pagina pubblichiamo volentieri i taper, più o meno famosi che i nostri soci desiderano mettere a disposizione di tutti.
Alberto Azzoni 7’6″ #4-5 Brunner Salza – Download

Definirei l’azione della brunner come medio/rapida, adatta a pescare alle medie distanze dove si dimostra molto piacevole e precisa. Io la preferisco con la coda DT4. Il porta mulinello è in ulivo, con anelli down locking in ottone, le legature color giallo trasparente. Tip top + 9 anelli a serpentina + stripping guide cromati. Le misure sono le medie delle tre facce e lo spessore della vernice non è sottratto.

7’6″ #5 Grays “Supreme” – Download

La Grays, sottomarca della Hardy, è potente e progressiva, anch’essa lavora su tutta la lunghezza con azione medio/rapida. Anche con la DT4 si carica adeguatamente. Impugnatura e porta mulinello in sughero con anelli down docking in alluminio, legature con tippet rosso. Tip top + 6 serpentine + stripping guide cromati. Le misure sono le medie delle tre facce e lo spessore della vernice non è sottratto.

Alberto Poratelli – AProds 12’0″ – 520 gra Steelhead – Download

Canna a due mani

6’0″ #3 6032 Parabolic – Download

6’6″ #3 6632 Temolo – Download

9’0″ #5 – Download

Tempo fa un amico mi ha chiesto di restaurare una vecchia canna che aveva “ereditato”. È una 9′ che alla fine del restauro ho stimato per coda 5. È una canna piuttosto pesante ma estremamente potente che ci ha fatto restare a bocca aperta quando l’abbiamo usata. A mio avviso un ottimo attrezzo per la pesca ai bass in lago.

Franco Ferrari 6’10” #5 Hardy The Phantom – Download

Anno di costruzione 1968 Canna parabolica, potente e precisa

7’2″ #4 Hardy Walker&Bampton – Download

Un piccolo gioiello di armonia ed eleganza nel lancio e precisione. Purtroppo di questa canna durante un restauro precedente è stato cancellato il nome del modello. Sul porta mulinello porta graffiata questa data: 6/6/1937, forse la data di acquisto. Chi avesse il vecchio catalogo con il numero di matricola potrebbe risalire alla data di costruzione.

7’9″ #7 The Ko-i-noor Rod – Download

Anno di costruzione 1937

8’0″ #5 Hardy C.C. De France – Download

Anno di costruzione 1967, canna parabolica, potente per lanci a lunga distanza.

8’0″ #6 Hardy Palakona – Download

Ho avuto da restaurare una Palakona del 1909 e devo dire che è semplicemente fantastica. Si tratta di una canna ad azione progressiva, potente, armoniosa e precisa. Disegnata per tutti i titpi di pesca: secca, sommersa e ninfa.

Franco Francucci 6’3″ #4/5 Pezon & Michel – Download

Si tratta della Ritz Super Parabolic PPP Featherweight—type Glenn Klark.

7’4″ #5 Pezon & Michel – Download

Si tratta della Parabolic Royale

Giovanni Nese 6’3″ #3-4 Esatra 00 – Download

Canna esagonale trapezia, le facce non sono tutte uguali ma due risultano essere più schiacciate.

Marco Orlando Giardina – MOG 7’0″ #4 quadra (quad) – Download

Alcuni rodmakers mi hanno chiesto le misure utilizzate per realizzare i blank delle canne a sezione quadrata di Alberto Poratelli e di quella presentata come primo premio alla riffa dell’IBRA Gathering 2007.

7’0″ #4 Tip fast action – Download

Il taper della MOG 7042 TA

7’6″ #4 Tip fast action – Download

Il taper della MOG 7642 TA

Massimo Giuliani 7’6″ T&T Hendrikson – Download

Questa canna della Thomas & Thomas fa parte della serie Individualist. Questa canne sono state il segno distintivo nell’arte del rodmaking per oltre trent’anni, hanno conquistato il successo in tutto il mondo e sono molto apprezzate. Ogni canna riceve l’attenzione individuale di Tom Dorsey fino al più piccolo dettaglio.

Massimo Tirocchi 7’0″ Honey 7042 – Download

Questo taper nasce vittima di tre ossessioni:

    • Azione della canna. miglior compromesso possibile tra azione di punta e azione progressiva.
    • Peso complessivo e sua distribuzione
    • Punto di bilanciamento della canna: nella maggior parte dei casi prendendo in mano una canna in bamboo ho avuto l’impressione di un eccessivo peso in punta (sensazione di una canna che cade in avanti). Montato il mulinello il punto di equilibrio risulta sempre troppo lonano dal mulinello. Nel caso dell’impugnatura avvolgente vorrei che il punto di equilibrio fosse spostato il più indietro possibile. Teoria del pendolo?

Il taper è nato le ossessioni rimangono.
Se qualcuno ha dei suggerimenti che assecondino le tre ossessioni di partenza, sarebbero molto graditi.

Wolfram Schott European Bamboo Rod Tapers – Download